Esiste l’età dell’oro, del bronzo, del ferro, la terza età, l’età vittoriana, l’età dell’innocenza, il vecchio conio, l’età barbarica, l’età per amare e l’età pensionabile.
L’età non ha a che fare solo con la nascita: tutta la polemica vaticana sull’aborto in realtà mira a rivendicare anche l’età del feto. Il che significherebbe che ciascuno di noi dovrebbe aggiungersi 9 mesi all’anagrafe e conosco molte donne che non la prenderebbero bene. Poi cresci e quando hai 15 anni fai la lolita: fretta di crescere e paura di invecchiare. Arrivi a 30 e già usi il botulino, poi invecchi e ti allungano l’età pensionabile. Se sei uomo, oggi come oggi, fai un percorso molto simile. Se sei un politico italiano, basta sfasare i range anagrafici: nasci vecchio e muori matusalemme.
L’età può diventare un disturbo serio, si può ad esempio soffrire di Gerontofobia: intensa ed incontrollata paura di invecchiare, spesso collegata alla Dismorfofobia: preoccupazione ossessiva per un difetto, vero o presunto, nel proprio corpo. E c’è gente, specie tra i fashion depressed, che soffre quando compie gli anni. Potremmo banalmente chiamarla compleannofobia. Ad ogni modo, Brad Pitt ha paura di invecchiare, Michelle Pfeiffer ha paura di invecchiare, Naomi Campbell ha paura di invecchiare, e noi? Che dovremmo dire noi?
Secondo un'indagine promossa da Bayer nel 2009 su un campione rappresentativo di 44,7 milioni di adulti della Penisola, più di un italiano su tre è letteralmente 'paralizzato' dalla paura di ritrovarsi anziano e solo. Persino uno scrittore tristanzuolo come Giacomo Leopardi diceva che quando ci si preoccupa della propria età è un segno che non si hanno vere preoccupazioni. I nonni ci hanno insegnato che la vecchiaia è l'età del 'finalmente', ma ci stiamo dirigendo precipitosamente verso l'atteggiamento collettivo del 'purtroppo'.
E' meglio però abituarsi, e sin da giovani, all'idea: per quanto grande, l'ego non cambia l'age.

Nessun commento:
Posta un commento