lunedì 11 gennaio 2010

Dal particolare al particolare.



Esiste il metodo deduttivo, che muove dall'universale al particolare.
Esiste quello induttivo, che procede dal particolare all'universale.
E c'è il metodo fashion depression: dal particolare al particolare.
Il fashion depressed è incapace di generalizzare, il suo mondo esperienziale si muove da me a te, inquadra sempre in soggettiva, è incasellato dentro tante cellette a tenuta stagna. Non potrebbe che essere così, per uno che vive tutto sul piano estetico: piange e non gli si gonfiano gli occhi (o gli si gonfiano cinematograficamente), ride davanti allo specchio, pronuncia frasi che stanno a metà tra un dialogo di serial tv di alto livello e l'analisi di una psicologa sveglia.
Il f.d. si riempie la bocca di problemi condivisi perché non può rimanere fuori dalla discussione, ma si vede che non ha nessuna idea di cosa significhi.
Come lo si riconosce? Dice spesso, e spesso annuendo, "ti capisco".

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